No easy day by Mark Owen

autore:Mark Owen [Owen, Mark]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852031441
pubblicato: 2013-02-03T05:00:00+00:00

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The Pacer

Mi condussero in una sala riunioni adibita a centro operativo.

Su tavoli pieghevoli erano sistemati computer portatili e stampanti, mentre a una parete erano appese carte geografiche del Pakistan e mappe della città di Abbottabad. C’erano vecchie poltrone in similpelle mezzo sfondate con braccioli di metallo, che i miei compagni avevano spostato da un lato, accanto ad alcune piante di plastica, per far posto all’equipaggiamento.

Tranne alcuni civili appartenenti alla CIA intenti a lavorare silenziosamente, nella stanza non c’era nessun altro. Cercai di memorizzare quanto vedevo nelle mappe e nelle foto, ma ero sopraffatto dall’emozione: non potevo credere che avessero finalmente trovato Osama bin Laden.

Non eravamo mai stati in una posizione di reale vantaggio. Bin Laden era come uno spettro che aleggiava su tutta la guerra; ciascuno di noi sognava di andare in missione per ucciderlo o catturarlo, ma nessuno ci credeva veramente, perché, in realtà, occorreva una buona dose di fortuna. Sapevamo che era questione di trovarsi al posto giusto nel momento giusto e, entrando nel centro operativo quel martedì, si aveva proprio quell’impressione, dal momento che il comando non si era limitato a scegliere una squadra già formata, ma ne aveva costituita una selezionando i più anziani dello squadrone.

Mike si avvicinò e ci vide radunati di fronte al piano operativo. Sull’elenco c’erano ventotto nomi, fra cui un artificiere; completavano il gruppo un interprete e un cane da combattimento di nome Cairo.

«Alì è un interprete dell’Agenzia» spiegò Mike. Ci sarebbero stati anche quattro sostituti, nel caso in cui qualcuno del personale di supporto si fosse ferito in addestramento. «Ci dividiamo in quattro squadre, tu sarai a capo di una.»

Anche Tom venne nominato caposquadra.

«Sarete nel Chalk One durante l’infiltrazione» continuò Mike. «La vostra squadra è responsabile della dépendance per gli ospiti, la C1, sul lato sud.»

C1 era la denominazione per la dépendance, una struttura separata dalla casa padronale dove molto probabilmente viveva Bin Laden. Chalk One e Chalk Two erano i due elicotteri che ci avrebbero portati in missione.

Notai che anche Charlie e Walt erano stati assegnati al Chalk One, ma in un’altra squadra. La missione era organizzata in modo tale che entrambi gli elicotteri avessero le stesse capacità operative: Chalk One era la copia esatta di Chalk Two. Nella mia squadra c’era un ufficiale che avrebbe sostituito Jay se il suo elicottero fosse stato abbattuto. Anche Mike, il nostro sottufficiale anziano, faceva parte del team, e, una volta a terra, avrebbe avuto il compito di dirigere le operazioni e accertarsi che rispettassimo i tempi.

Non avevamo ancora familiarizzato con la configurazione del nostro obiettivo: vedevo uno schema che mostrava il compound e la forma a freccia del muro di cinta esterno. Per quel che ne sapevo, la dépendance era un obiettivo secondario e mentirei se dicessi che per un secondo non desiderai di essere assegnato alla squadra che si sarebbe dedicata all’edificio principale, l’A1. Se le cose fossero andate secondo il programma, loro sarebbero stati i primi a fare irruzione al terzo piano, dove si riteneva vivesse Bin Laden. Questo desiderio,

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